In Svizzera, ma anche nel resto del mondo, il numero di progetti edilizi realizzati con BIM è in forte aumento. Non si tratta solo di edifici residenziali o per uffici: adesso, anche i ponti o gli acquari vengono progettati digitalmente.
Non lontano dalla capitale norvegese Oslo, il ponte a sbalzo Randselva, lungo 634 metri, sovrasta l’omonimo fiume. La costruzione ha richiesto oltre 200'000 sezioni di armatura, 200 fasi di getto separate e oltre 250 ancoraggi per cavi di precompressione. Non si tratta di cifre insolite nella costruzione di ponti. L’aspetto insolito del ponte di Randselva è che non ne è stato realizzato un solo disegno in 2D. Il ponte non è il più lungo del mondo, ma è il più lungo mai costruito senza un progetto cartaceo.
Il progetto è stato infatti realizzato esclusivamente dall’inizio alla fine in BIM. Tutte le persone coinvolte si sono affidate esclusivamente al modello 3D. L’amministrazione stradale norvegese ha promosso l’uso di BIM per questo progetto. Ha scoperto che il numero di richieste di modifica durante la fase di costruzione è diminuito quando BIM è stato utilizzato nei progetti precedenti. Poiché il team di progettazione proveniva da quattro Paesi diversi – Norvegia, Danimarca, Finlandia e Polonia – la condivisione dei modelli dalla fase di progettazione alla costruzione del ponte è stata essenziale. Tutti i collaboratori e le collaboratrici del cantiere sono stati dotati di un tablet per poter accedere al modello 3D da qualsiasi luogo.
L’uso di BIM ha permesso ai progettisti e alle progettiste di creare un progetto estremamente efficiente e sostenibile che non sarebbe stato possibile con i metodi tradizionali. La costruzione del ponte di Randselva è durata tre anni ed è stata realizzata con elementi prefabbricati in calcestruzzo e assemblati in loco con l’aiuto di gru. Questa tecnica ha comportato un’interruzione minima del traffico e del flusso di pedoni.
Con il quartiere creato artificialmente «Aarhus Ø», è stata creata una nuova area residenziale non lontano dal centro della città portuale danese. Uno degli ultimi progetti di costruzione sta fornendo un contributo significativo con 400 nuovi appartamenti. «The Lighthouse» dello studio di architettura 3XN di Copenaghen è all’altezza del suo nome: situato direttamente sulla riva del quartiere del porto, l’edificio residenziale alto 142 metri si erge come un faro. È l’edificio residenziale più alto della Danimarca.
L’ultimo piano, aperto al pubblico, offre una veduta sulla città e sul porto. La forma del tetto dell’edificio è complessa. È una costruzione in acciaio e vetro, una sorta di corona come quella di un faro. La pianificazione con il Building Information Modeling (BIM) ha contribuito in modo significativo alla progettazione di questa corona. Perché lo spazio all’ultimo piano era scarso. La disposizione degli ascensori e delle relative sale macchine è stata una sfida più facile da superare grazie al BIM. Nel Lighthouse sono stati installati quattro Schindler 7000. I modelli 3D degli ascensori e delle sale macchine sono stati inseriti nel modello dell’edificio. In questo modo Schindler ha potuto mostrare ai partner, da diverse angolazioni, come e perché le sale macchine dovevano essere collocate all’ultimo piano. Lavorare con i clienti e gli architetti è stato molto più facile con il modello 3D. La rappresentazione tridimensionale aiuta a garantire che tutte le parti comprendano rapidamente di che problema si tratta.
Tutte le parti coinvolte erano al corrente in ogni momento degli sviluppi in corso. Alla fine, i componenti degli ascensori per le sale macchine sono stati installati negli elementi prefabbricati sul pavimento. Poi si è ricorso a una gru per trasportarli in alto e posizionarli. Un finale intelligente e spettacolare per un incarico emozionante.
Costruire un acquario è complicato. Ma la costruzione di uno spettacolare acquario del XXI secolo in una stazione ferroviaria del XIX secolo soggetta a tutela è tutta un’altra cosa. La Union Station, situata nel cuore del centro di St. Louis, venne inaugurata nel 1894 e ben presto diventò una delle stazioni passeggeri più grandi e trafficate del mondo. L’iconica struttura comprende un edificio centrale di 11,5 ettari, un edificio di testa e una stazione intermedia. Nel 1978, la Union Station venne chiusa perché la stazione fu trasferita altrove all’interno di St. Louis. Nel 1985, il sito è stato riaperto dopo essere stato trasformato in una superficie per i festival con negozi, ristoranti e alberghi. Ora è stato aggiunto anche un acquario. Negli edifici della stazione soggetti a tutela è stato progettato un mondo subacqueo di 120'000 metri quadrati. L’acquario è stato progettato per ospitare 13'000 animali acquatici provenienti dai fiumi e dagli oceani di tutto il mondo. Le specie sono ospitate su due piani in 1,3 milioni di galloni d’acqua. La grande difficoltà della ristrutturazione sta nel preservare l’intera infrastruttura esistente. Le uniche planimetrie disponibili, tuttavia, risalgono al XIX secolo.
Ed è qui che entra in gioco il Building Information Modeling. La pianificazione digitale ha avuto un ruolo fondamentale nel progetto dell’acquario. Utilizzando scanner laser, i progettisti e le progettiste hanno rilevato l’intera Union Station di St. Louis per poi creare una nuvola di punti 3D. La scansione laser ha permesso ai membri del team di valutare con precisione le condizioni attuali e di limitare i futuri problemi di pianificazione che avrebbero potuto ritardare o complicare il progetto. Per rilevare le linee di alimentazione sotterranee sono stati utilizzati persino dei robot. Solo in questo modo è stato possibile progettare, coordinare e installare il sistema di condotte idriche di 10'000 metri. Inoltre, si è fatto ricorso alla realtà aumentata per confrontare i modelli 3D con la situazione sul posto.
Una piattaforma software in tempo reale ha permesso a tutto il personale in loco di visualizzare i piani utilizzando un iPad o uno smartphone. In questo modo i problemi, come ad esempio un’installazione difettosa, hanno potuto essere immediatamente segnalati nel sistema e quindi rapidamente corretti. Anche i subappaltatori potevano accedere a questa piattaforma. L’acquario è stato completato nei tempi previsti. La costruzione da 45 milioni di dollari statunitensi è stata inaugurata all’inizio del 2020. Più di un milione di visitatori e visitatrici ha già ammirato gli animali sottomarini ogni anno.
La Uptown Tower, nel sud di Dubai, svetta per 340 metri nel cielo. Per costruire l’imponente torre sono stati necessari circa 23'000 camion con oltre 140'000 metri cubi di cemento e circa 30'000 tonnellate di acciaio. La struttura dell’edificio, ispirata dalla forma di un diamante, si assottiglia verso la cima, è simile a un cristallo e completamente vetrata. Chi si trova all’ultimo piano gode di una vista mozzafiato sul quartiere portuale e sull’iconico skyline di Dubai. La Uptown Tower è un edificio a uso misto che ospita 81 piani di appartamenti, un hotel a cinque stelle, ristoranti e spazi commerciali.
Ogni giorno, vi entrano ed escono 3500 persone. Schindler vi ha installato 14 ascensori Schindler 7000, di cui nove a doppio piano, una novità assoluta in Medio Oriente, oltre a 13 ascensori Schindler 5500 e otto scale mobili Schindler 9300. Messi in fila uno dopo l’altro, i vani degli ascensori sarebbero lunghi oltre due chilometri. Inoltre, il sistema di gestione del transito Schindler PORT garantisce una mobilità ottimale nell’edificio.Il periodo di costruzione della torre è caduto nel bel mezzo della pandemia di coronavirus. Il team di installazione Schindler di Uptown ha reagito rapidamente alle nuove circostanze: la squadra si è infatti spostata dagli alloggi pubblici ad appartamenti privati in modo da ridurre al minimo i contagi. Le temperature a Dubai raggiungono regolarmente i 40 gradi in estate, con un’umidità del 90 percento, il che ha rappresentato un rischio significativo per la sicurezza dei lavoratori durante la costruzione. Ed è qui che il robot R.I.S.E. di Schindler si è rivelato prezioso. Il robot di installazione pratica autonomamente i fori nel vano e inserisce le viti nelle pareti.
In questa situazione, poter progettare con il Building Information Modeling ha rappresentato un enorme vantaggio. Nel modello 3D è stato possibile chiarire ed eliminare in anticipo le collisioni e i conflitti con le aziende partner. Oltre alla progettazione dell’edificio, il BIM è stato utile anche per il collocamento dei materiali. Ogni subappaltatore ha potuto inserire nel modello 3D lo spazio necessario per il proprio materiale da costruzione.In cantiere non c’è stata praticamente alcuna difficoltà grazie al lavoro preliminare sul modello digitale. Tutto è filato liscio come l’olio, come ha riferito il direttore del progetto Schindler Rami Youssef. «Questo è molto insolito per un cantiere così grande», sottolinea.
Con 128 metri di lunghezza, 143 metri di larghezza e 46 metri di altezza, il nuovo edificio dell’ospedale cantonale di Aarau sarà il più grande polo ospedaliero della Svizzera. Il progetto di costruzione del nuovo ospedale cantonale è incentrato sulla funzionalità e sulle brevi distanze per personale e pazienti. Su una superficie di circa 110'000 m2, sono previsti 472 posti letto per degenze, 130 posti in day hospital e 18 sale operatorie. Il nuovo edificio è suddiviso in tre settori principali: ambulatori, aree funzionali e reparti letto. Tuttavia, i settori formano un’unità nell’edificio complessivo. L’appaltatore generale del progetto è l’impresa di costruzioni Implenia, mentre il Gruppo Marti è responsabile dei lavori edili.
L’intera progettazione è realizzata secondo il metodo BIM in 19 discipline e con circa 200 sottomodelli, che confluiscono in un unico modello complessivo. Tramite la gestione della qualità del progetto si garantisce il rispetto degli standard e delle specifiche pertinenti. Schindler sta progettando, fornendo e installando 31 sistemi per il nuovo complesso ospedaliero: 29 ascensori Schindler 5500 e due montacarichi Custom Design, attrezzati come ascensori per il servizio antincendio.. Gli ingegneri e le ingegnere Schindler utilizzano il BIM anche per progettare gli impianti di risalita e integrarli in un modello complessivo.
La struttura grezza viene creata senza progetti cartacei utilizzando la metodologia BIM-to-Field. Poi, in vari punti del cantiere, ci sono le cosiddette casette di pianificazione. Queste strutture sono dotate di un grande schermo sul quale gli operai e i progettisti possono vedere e discutere gli schemi. In più, i capisquadra in cantiere sono attrezzati con tablet e unità laser. Possono accedere al modello 3D dell’edificio in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, richiamare tutti i dati rilevanti direttamente nel modello BIM e trasferirli all’edificio tramite laser.
Grazie alla pianificazione con il metodo BIM, tutti i dati dell’edificio possono essere utilizzati per la sua gestione futura come parte del facility management dell’ospedale. L’edificio di nuova costruzione dell’ospedale cantonale di Aarau è uno dei più grandi progetti BIM realizzati finora in Svizzera. È stato costruito in conformità con l’attuale standard edilizio più elevato, Minergie-P-ECO, e soddisfa quindi le esigenze più elevate in termini di qualità, comfort ed energia. L’entrata in funzione dell’edificio da 600 milioni di franchi è prevista per il 2026.